L’ex premier era accusato di concussione e prostituzione minorile, in primo grado era stato condannato a 7 anni.
La corte d'appello di Milano ribalta il verdetto: non ci fu prostituzione minorile e risulta decisiva per il reato di concussione la legge anti-corruzione votata nel 2012 dal governo Monti, che già aveva portato alla prescrizione tre manager nel caso Penati (la legge Severino venne votata da PDL e PD, a tutela sia di Berlusconi e sia di Penati).
L'avvocato: "Sentenza oltre le più rosee previsioni".
L'ex Cavaliere si dice commosso: "Le accuse erano ingiuste e infamanti, ma la maggior parte dei magistrati lavora con equilibrio e rigore".